Negli ultimi mesi si è molto parlato di sicurezza a proposito di protesi mammarie. Il sospetto era legato al fatto che le protesi di silicone – in particolare un tipo di protesi, quelle più “rivide” – fossero correlate all’insorgenza di un raro tumore, il linfoma anaplastico a grandi cellule (nell’acronimo inglese BIA – ALCL, ovvero Breast Implant Associated Anaplastic Large Cell Lymphoma). Nei mesi si sono succedute audizioni, studi, report di task force di esperti e prese di posizioni ufficiali da parte di istituzioni come l’americana FDA, Food and Drug Administration, e il nostro Ministero della Salute.
A proposito di quest’ultimo, ecco cosa si legge sul sito: “Attualmente, a fronte di oltre 10-35 milioni di pazienti impiantati nel mondo, il numero di casi di BIA-ALCL resta estremamente basso (stimati in circa 800 nel mondo) e non offre dati statisticamente significativi che possano mettere in associazione l’impianto con l’insorgenza di questa nuova patologia”. Nessun allarmismo, quindi, ma come sempre il consiglio per tutte le donne di sottoporsi ai controlli periodici consigliati dal proprio medico.