Il minilifting permette di riposizionare i tessuti del viso scivolati verso il basso, riducendo i cedimenti e ricreando quell’ovale che il passare degli anni tende a trasformare in un rettangolo.
In molti casi, però, “tirare su” non basta per ottenere un risultato veramente estetico e naturale. Per questo, soprattutto nei visi magri, abbino il minilifting al lipofilling. Nella stessa seduta operatoria faccio una piccola lipoaspirazione, prelevando pochi cc di grasso dai punti in cui è presente (nel caso di questa paziente, sopra le ginocchia). Quindi lo trasferisco negli zigomi e nelle guance, ricreando i volumi della giovinezza. L’autotrapianto di grasso permette infatti di scongiurare l’effetto “scheletrificato”, che si può verificare quando i depositi di grasso nel volto sono geneticamente esigui e in particolare si sono ridotti in modo notevole con l’età. Grazie al potere rigenerativo delle cellule staminali adulte presenti nel grasso, i tessuti – correttamente riposizionati con il minilifting – risulteranno inoltre più elastici e vitali.
L’incisione del minilifting è di fatto invisibile, perché posizionata davanti e dietro all’orecchio. Il prelievo e trasferimento del grasso avviene con aghi, senza necessità di suture. Il trapianto determina nel volto piccole ecchimosi che scompaiono spontaneamente nell’arco di una decina di giorni. Naturalezza, armonia e bassa invasività.