La mastoplastica riduttiva è uno dei più comuni interventi di chirurgia plastica. Negli anni, il suo “profilo” è però cambiato tantissimo, passando dall’essere un’operazione decisamente lunga e impegnativa a un intervento molto più “easy”, anche e soprattutto per la paziente. Il merito di questa trasformazione è da ricercarsi in tecniche chirurgiche e di progettazione dell’intervento sempre più evolute e accurate, che hanno permesso di ridurre il traumatismo e la convalescenza e di aumentare la qualità e predittibilità del risultato.
Nello studio “Superior Pedicle Breast Reduction with Prefiguration of Final Shape: A 10-year Retrospective Study”, realizzato con i miei collaboratori e pubblicato sulla rivista scientifica Plastic and Reconstructive Surgery – Global Open, c’è la sintesi di 10 anni di risultati e 823 pazienti seguite nel tempo.
Un target sempre più ampio
La mastoplastica riduttiva è oggi richiesta da una fascia molto più ampia di pazienti. Se in passato erano soprattutto le donne giovani a desiderare una riduzione del proprio seno, anno dopo anno abbiamo assistito alla crescita di un target di pazienti ben oltre i 50 anni, consapevoli del fatto che una silhouette più snella è un elemento chiave per sembrare più giovani. Sì, quindi, alla riduzione in fasce decisamente mature, anche grazie alla sempre minore invasività. Oggi ci si alza nella stessa giornata dell’intervento e già dopo 48 ore, nonostante la presenza dei cerotti, è possibile fare la doccia. A seconda della sua entità, l’intervento può avvenire in anestesia locale con sedazione o generale. Se la riduzione richiesta non è particolarmente notevole, sono sufficienti incisioni attorno all’areola e dalla parte inferiore di questa in verticale fino al solco mammario. Se la massa da asportare è superiore, si esegue anche un’incisione nel solco.
Lo studio pubblicato sul Plastic and Reconstructive Surgery – Global Open tiene conto degli interventi riduttivi eseguiti presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) dal 2009 al 2018. Il tempo operatorio medio è stato di 77 minuti, da un minimo di 62 minuti a un massimo di 123. L’età media delle pazienti è stata di 48 anni, tra l’estremo minimo di 17 e il massimo di 77. Per quanto riguarda il volume asportato, il valore medio è di 860 g. La tecnica esposta nello studio è una variante della mastoplastica riduttiva a peduncolo superiore e vede nel disegno pre-operatorio un passaggio cruciale per garantire la qualità e naturalezza del risultato finale. L’obiettivo della mastoplastica riduttiva non è infatti semplicemente quello di ridurre il seno, ma di realizzare un nuovo cono mammario più piccolo, ma comunque armonioso, naturale e correttamente posizionato. Un seno tutto nuovo, quindi, e bello. Il follow up continuativo e accurato sulle pazienti sottoposte a mastoplastica riduttiva con questa tecnica e con questi accorgimenti ha evidenziato una grande simmetria, risultati stabili nel tempo e un alto grado di soddisfazione delle pazienti.