Nel dicembre 2021 il Plastic and Reconstructive Surgery Global Open, una delle principali riviste scientifiche del mondo, ha pubblicato un mio studio retrospettivo su 12 anni di interventi di addominoplastica e riparazione dell’addome, “Aesthetic and Functional Abdominoplasty: Anatomical and Clinical Classification based on a 12-year Retrospective Study”.
Pochi giorni fa, ho avuto il piacere e l’onore di presentare questo lavoro, scritto sulla base di quasi 600 interventi, ai colleghi abbonati alla rivista, rispondendo alle domande dell’editor Damian Marucci.
La mia addominoplastica è un intervento che punta a ridurre i tessuti molli e svuotati presenti sull’addome, eliminando il grasso localizzato eventualmente presente e ricostruendo la parete addominale se necessario. Nel fare tutto questo, presto grande attenzione alle proporzioni, perché ridare tensione all’addome soprattutto “tirando” verso il basso può rendere la figura nel suo insieme più tozza, con un effetto anti-estetico. Per evitare questo risultato, presto contemporaneamente grande attenzione alle due dimensioni – verticale e orizzontale – evidenziando soprattutto nelle pazienti donne il punto vita, per dare un colpo d’occhio ancora più “giovane” e femminile. Ancora, programmo le manovre chirurgiche in modo che a intervento concluso l’ombelico si trovi in una posizione corretta e naturale. In estrema sintesi, affronto anche l’addominoplastica secondo criteri di massima personalizzazione, perché ogni persona ha proporzioni e rapporti differenti, da identificare per salvaguardare e migliorare più possibile.
Come ho illustrato rispondendo a Marucci, penso che il mio approccio – nell’addominoplastica e in tutti gli altri interventi – sia frutto dell’incontro di due diverse “scuole”: quella anglosassone, il cui rigore ho imparato in tanti soggiorni all’estero e soprattutto negli States, e quella d’origine, latina. Fondere queste due filosofie mi ha portato ad affrontare casi e problemi con tanta tecnica, ma anche con flessibilità e fantasia. Per me, è questa la “ricetta”, insieme a tanta curiosità e al confronto con i colleghi di tutto il mondo, per ottenere risultati veramente estetici e naturali.