A settembre e ottobre ho partecipato a tre importanti eventi scientifici: il 71° Congresso Nazionale SICPRE, a cui ho parlato di lifting e mastoplastica additiva; Attualità in Senologia, ovviamente con focus sulla chirurgia mammaria; la Giornata specialistica in Chirurgia Plastica presso il congresso Agorà di Milano, in cui ho presieduto sessioni sulle protesi mammarie e sul ringiovanimento del viso.
Tutti gli appuntamenti mi hanno rafforzato nella visione di una chirurgia plastica in rapida evoluzione e in particolare di una chirurgia mammaria in costante e progressivo affinamento.
Proprio per questo, l’aggiornamento è fondamentale e fa la differenza.
Vasta possibilità di scegliere le protesi per forma, dimensione e materiale; tecniche chirurgiche che permettono di ricavare una tasca su piani e con forme diverse; lipofilling a cui ricorrere per “sfumare” certi risultati e aumentare i volumi; accessi chirurgici che minimizzano le incisioni e massimizzano i risultati: un fascio di frecce che sempre di più permette di centrare l’obiettivo di un cono mammario corretto, ben proiettato e naturale. Questo è il risultato che voglio raggiungere in qualsiasi intervento di chirurgia mammaria, anche quando il punto di partenza è un’accentuata anomalia o la contrattura capsulare in una donna che si è sottoposta all’impianto di protesi anni fa.
Una maggiore difficoltà tecnica per una più grande soddisfazione, che è sempre una gioia condividere con la paziente.